L’abitazione portatile Yurta
La yurta è una struttura unica, e possiamo dire una delle più ingegnose abitazioni portatili. Veniva utilizzata dalle popolazioni nomadi dell’Asia Centrale. Dunque, doveva essere leggera, facile da costruire e da trasportare. La sua struttura è normalmente costituita da pali di legno, che vengono poi ricoperti da feltro di pecora e tessuto. La forma è circolare, con pareti in legno che si ergono a varie altezze. La parte superiore delle pareti funge da supporto per le travi che puntano verso l’apertura centrale della yurta.
Una breve storia
Sebbene non si possa affermare con certezza l’origine della yurta, strutture simili sono probabilmente in uso in Asia centrale da migliaia di anni. Tuttavia, la prima testimonianza scritta risale a molto più tardi, nelle mani dello storico e geografo greco Herodoto cicra 500 a.C.
Spesso si pensa che la yurta sia una struttura originaria della Mongolia, ma non abbiamo alcun documento che dimostri questa affermazione. È certo, tuttavia, che all’apice dell’impero Mongolo, che verso la fine del XIII secolo divenne il più grande impero della storia dell’umanità, la yurta fu gradualmente introdotta in molti territori conquistati, dal Mar del Giappone all’Europa orientale, diffondendone la popolarità.
La yurta divenne una struttura molto importante per i popoli kazaki, kirghisi e turchi, ad esempio. Infatti, la bandiera nazionale del Kirghizistan raffigura il “tunduk“, la corona che si apre al centro della yurta. Sappiamo con certezza che queste abitazioni sono arrivate dalla Mongolia fino alla moderna Ungheria!
La Yurta e la comunità
Uno degli aspetti più belli della yurta tradizionale è che si tratta di una struttura sostenibile, realizzata con materiali naturali. Tradizionalmente, l’intera comunità era coinvolta. L’artigianalità della progettazione, la decorazione della costruzione e la manutenzione venivano tramandate di generazione in generazione.
Mentre gli uomini si occupavano della raccolta e della lavorazione dei pali di legno, del cuoio, delle ossa e dei dettagli metallici, le donne erano coinvolte nei dettagli decorativi, negli ornamenti e nell’arte della geometria sacra, che a volte faceva parte del progetto. Le donne si occupavano anche dell’infeltrimento, del cucito e dell’arte artigianale, garantendo non solo la praticità ma anche la bellezza della struttura.
Oggi il pavimento della yurta può essere in legno, come quello delle yurte di Agriturismo Pereti, ad esempio, o in qualsiasi altro materiale adatto. Tuttavia, lo scopo originario della yurta non consentiva un tale lusso e spreco di tempo perché era utilizzata principalmente dalle tribù nomadi. La yurta veniva costruita su un pezzo di terra pianeggiante che consentiva un legame molto stretto con la Madre Terra e la possibilità di spostarsi rapidamente in un altro luogo.
La struttura
Le pareti della yurta sono divise in sezioni, ognuna delle quali è costituita da pali di legno incrociati e legati insieme con corde, cuoio o addirittura peli di animali. Queste sezioni sono chiamate “chana” o “khana”. Anche il tetto della yurta è progettato in modo ingegnoso. Una serie di pali arrotondati chiamati “uni“, della stessa lunghezza, sono attaccati alle pareti da un lato e puntano al centro.
La Corona
Il pezzo centrale è chiamato “corona“, o “ruota del tetto” o “toono”. È la cosa più elaborata e complessa della yurta, poiché richiede robustezza, precisione e un cerchio perfetto allo stesso tempo. Il cerchio veniva tradizionalmente ottenuto piegando un singolo pezzo di legno, il che richiedeva conoscenza, abilità e tanta esperienza.
Le corone delle yurte Pereti sono realizzate in modo diverso. La Yurta Stella è realizzata con pezzi di quercia arrotondati lavorati con cura, che vengono incollati tra loro creando così una ruota robusta e perfettamente arrotondata. La yurta Luna, invece, utilizza una corona ottagonale, realizzata con pezzi di legno piatti incollati tra loro per dare l’idea della ruota evitando il lavoro minuzioso di piegatura o intaglio.
I pali arrotondati che si estendono dalla cima delle pareti verso il centro danno una bella sensazione che ricorda i raggi del sole sulla cima della yurta.
La porta e le finestre
La yurta ha tradizionalmente un’unica entrata, cioè un telaio di legno fissato alle pareti. Per motivi pratici, la porta di legno è bassa e stretta, in modo da poter essere spostata facilmente. A volte, la porta di legno viene sostituita da una tela legata lateralmente alle pareti, rendendo la struttura ancora più leggera e pratica. Di solito, le yurte tradizionali non hanno finestre.
Le yurte di Pereti sono realizzate all’insegna del comfort e della bellezza. La Yurta Stella ha una grande porta in legno realizzata qui e decorata con un gufo artigianale in legno. La porta è alta 2 metri, circa 30 centimetri in più rispetto alla porta di una yurta tradizionale. La Yurta Stella ha anche un’altra grande porta/finestra di cipresso di fronte all’ingresso principale. In direzione sud abbiamo inserito un’altra finestra di castagno per far entrare più luce all’interno.
Anche l’ingresso della Yurta Luna è stato realizzato in modo diverso rispetto alle strutture tradizionali. Mentre le pareti sono alte 160 cm e ricordano la classica yurta mongola, per consentire un maggiore comfort, abbiamo rialzato un lato della yurta Luna con un ingresso più alto a due ante da sud. Il lato nord è dotato di un’altra porta finestra per consentire ai nostri ospiti di godere della splendida vista sul paese di Roccatederighi e sulla valle sottostante.
In conclusione, le yurte sono una scelta perfetta per chi cerca una vacanza con un alloggio insolito e glamping unico. L’Agriturismo Pereti offre due tipi di yurte. Yurta Stella (foto #1), più grande (6 metri di diametro), adatta a ospitare fino a 4 adulti. La Yurta Luna (foto #2) ha un diametro di 5 metri ed è una scelta abitativa ecologica ideale per le coppie. Entrambe le nostre yurte dispongono di sistemi di riscaldamento per l’inverno e di aria condizionata per i caldi mesi estivi. Venite a vivere un’esperienza speciale nella yurta toscana. Venite ad assaporare l’unicità di questo alloggio ecologico nel cuore della Maremma Toscana.